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Sulla strada che
da Tehran porta verso Shahr.
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Rifugiati nel
capannone dopo la cena. Migliore ambientazione per la visione di un horror. (Il
seme della follia, Carpenter, 1995)
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La mattina
seguente. Batterie da 1920 galline per capannone.
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Le verdi vallate lungo la strada per Bojnurd. |
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Notte in tenda qualche km dopo essere usciti dalla giungla. |
11 Maggio. Sveglia presto per coprire quei 350km che ci mancano per arrivare a Mashhad. Ogni anno oltre venti milioni di pellegrini arrivano in questa città santa per visitare il mausoleo dell’Imam Reza. Il complesso è immenso ed è facile perdersi tra i numerosi cortili e le sale per le preghiere. I muri esterni sono interamente ricoperti di mattonelle dipinte di ogni tonalità di azzurro e blu. Le volte degli interni sono tappezzate con frammenti di specchi che fanno brillare tutte le sale. È magnifico ma, purtroppo, la macchina fotografica non è ammessa.
Questa notte siamo ospiti da Aghil: un ragazzo ventiseienne che abita in una casetta in mezzo al verde nella periferia nord di Mashhad.
(seconda bucatura entrando in città. Una al mese è una buona media. )
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Le vie del centro di Mashhad. |
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Mashhad. Uno
degli ingressi dell’immenso mausoleo dell’Imam Reza.
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