Motivazioni personali




Sono convinto che non sia necessario fornire spiegazioni a quelle persone che ne rimangono estasiate la prima volta che ne sentono parlare. 
D'altronde credo che per un viaggio del genere non si possano dare delle motivazioni razionali che possano convincere coloro che quando scoprono i tuoi progetti ti fissano come se avessero di fronte un matto e chiedono:"ma perché?" Un itinerario di questo tipo ovviamente non è da tutti, ma non richiede nessuna particolare abilità se non una gran voglia di mettersi in gioco e di fare un po' di sacrifici per scoprire almeno una piccola parte di che cosa veramente c'è al di fuori del nostro piccolo universo dove trascorriamo la maggior parte dei nostri giorni. Passare giorni interi in luoghi disabitati tra scenari mozzafiato dove noi umani non siamo ancora riusciti a modificare, imbrigliare e colonizzare la natura per renderla meno ostile; o entrare in contatto con le popolazioni locali, dormire nei loro letti e mangiare sotto i loro tetti sono esperienze che non hanno eguali quando si parla di viaggiare. D'altra parte chi non le ha mai vissute forse le può difficilmente comprendere ed apprezzare. 
L'essere nato e cresciuto in una grande e frenetica città occidentale dove tutto è comodo e a portata di mano non è riuscito a cancellare in me la voglia di andare a cercare quelle situazioni dove c'è ancora la possibilità di vivere da esploratori.  Le uscite nei weekend a scalare sulle Alpi e le avventure estive in Marocco e in India degli ultimi anni, anche se a volte fatico ad ammetterlo, sono dei momenti di fuga dalle comodità, dalla società e da tutto ciò che essa comporta. Questo viaggio nasce in me con una filosofia diversa. Credo che una volta nella vita ognuno di noi si debba prendere del tempo per fare ciò che ha sempre voluto fare, ma che non ha mai avuto il coraggio di affrontare.
Mi rendo conto che questa avventura sia un po' fuori dagli schemi e che per molte persone ricada più nella categoria "follie" che in quella "viaggi", ma io non la vedo in questi termini. Questo viaggio è un momento di riflessione e un'opportunità di scoprire in prima persona le realtà che ci circondano e che crediamo di conoscere ma che vediamo sempre in una versione filtrata e riproposta dai giornalisti, scrittori e perché no, anche altri viaggiatori.
 

Per intraprendere un viaggio del genere tutto sta nell'averne il tempo e la passione. La seconda c'è.
Il tempo posso decidere di prenderlo ora, a ventidue anni, finita la triennale in Ingegneria Matematica e aspettando di iniziare la specialistica a settembre.

Non so se avrò mai un’altra occasione per prendermi sei mesi, lo sogno da anni e questa primavera succederà per davvero!

Se mi vorrete seguire son sicuro che ne sentirete delle belle…