sabato 16 marzo 2013

Ingresso in Asia... Turchia.


12 Marzo, 7.00 di mattina, strada statale, vetri appannati. Veniamo fermati da due serissimi poliziotti in divisa per un ridicolo eccesso di velocità. Per chi ha già viaggiato con me non è una novità la collezione di multe (non pagate) che, fuori dell’Europa, mi vengono dispensate con estrema facilità per i motivi più ingiusti e disparati. Questa volta mi ero ripromesso di non correre per evitare di distruggere il mezzo, la mia persona ed, in ultimo, il portafoglio con una sfilza di multe. Se non mi credete chiedete pure alla Vale, che mi ha accompagnato in questa prima settimana di viaggio, e vi assicurerà che ci stavo riuscendo benissimo. ( Ad ulteriore conferma della mia guida tranquilla, la passat sta miracolosamente facendo i 17 km con un litro, contro i 12 del precedente viaggio in Marocco!)
Per tornare a noi, con un buon quarto d’ora di sorrisi, suppliche e storie inventate di sana pianta, ho trattato i 150 euro di multa ed il punto sulla patente fino ad arrivare al più corretto prezzo di una stretta di mano e di una promessa che non avrei più superato i limiti di velocità.

Dopo la tirata iniziale comincia il vero e proprio viaggio, a spasso senza una precisa destinazione, all’avventura in giro per la Turchia!  Da bravi inesperti del CouchSurfing chiediamo ospitalità per un sol giorno a Deniz, gentilissima ragazza turca che finisce per ospitarci, senza alcun preavviso, per ben quattro notti!
Dopo averle dato appuntamento alle 19.00, a causa di una serie infinita d’imprevisti, ci presentiamo a casa sua alle 23.30 (che poi risultano essere le 24.30 per il fuso). Ho salvato la mappa e le indicazioni per raggiungerla solo sul Laptop che scopriamo essere completamente scarico e, ovviamente, non ricaricabile. L’adattatore a due spinotti che non abbiamo sembra, a quanto dicono le persone con cui “gesticoliamo” in inglese, non essere reperibile in tutta la Turchia. Proviamo varie volte ad usare altri PC ma sembra che il profilo CS, la mail e perfino FB non funzionino più per nessuno dei due. Scopriamo solo qualche ora più tardi che i Turchi hanno un alfabeto con anche una “i” senza pallino che, sulla tastiera, è chiaramente posizionata al posto della solita “i”. Scoperto questo è tutto in discesa. Rimane un unico dubbio: una ragazza ventitreenne sola ci avrebbe ancora aperto a quell’ora della notte o ci avrebbe, comprensibilmente, lasciato per strada? Tutto è andato per il meglio e, dopo mezz’ora a girare in tondo nel quartiere asiatico su e giù lungo pendentissime stradine a senso unico che i locali prendono indifferentemente in entrambe le direzioni, arriviamo infine a casa della nostra amica.

Uno dei quartieri del lato europeo di Istanbul.


 
12 - 13 Marzo. Ogni mattina sveglia presto e traghetto dal lato asiatico a quello europeo del Bosforo per visitare palazzi, moschee e musei. Pomeriggi interi tra i vicoli degli imperdibili mercatini nei quali siamo diventati matti inutilmente tentando di trovare qualcuno che ci ricaricasse o vendesse una bombola da campeggio.

Birre del "birrificio" casalingo Slavazza sorseggiate sul Bosforo. Ottime, grazie Luca!

Istanbul. Moschea Blu dalla cima di un edificio in semi costruzione.



14 Marzo. Dopo esserci tolti le scarpe entriamo nella più grande e famosa moschea di tutta la Turchia. Apparentemente, secondo la guida della Vale, tutte le moschee della città sono “la più grande e famosa del mondo arabo”… (fortunatamente non si tratta di una Lonely Planet, sarei stato preoccupato perché ne ho almeno dieci nel bagagliaio!).
I turisti vengono fatti uscire dalla Moschea Blu ogni volta che deve essere celebrata una delle cinque preghiere quotidiane.  Volendo entrambi assistere al rito, sono entrato nello “studio” dell’Imam con l’idea di usare come pretesto il mostrarmi vagamente interessato alla conversione per poi chiedere di farci rimanere durante la preghiera.
Dopo mezz’ora di un’interessantissima conversazione in inglese sul ruolo delle donne nell'Islam e le motivazioni che portavano a nasconderle in un angolo in fondo alla moschea, è stato lui stesso a propormi di rimanere con la mia accompagnatrice per assistere alla cerimonia.
A quel punto si è scusato di dover interrompere la discussione e, dopo esserci salutati con inchino e stretta di mano, si è diretto verso il centro della moschea dove lo aspettavano i fedeli.

Istanbul. Moschea Blu dopo la lunga  chiacchierata con l'Imam.


Lavaggio rituale dei piedi prima dell'ingresso nella moschea.


15 Marzo. Questa mattina, dopo aver abbandonato la mia loquace compagna di viaggio in aeroporto, mi sono lanciato su una serie di rumorosi sterrati sulla costa del Mar di Marmara fino a trovare una baia isolata dove passare la notte. Una spiaggetta con alle spalle un paio di inquietanti edifici abbandonati che è diventata ancora più spaventosa quando, a causa della tempesta, la luce dell’unico lampione presente ha iniziato a tremolare fino ad abbandonarmi definitivamente nell’oscurità. Oltre ad avermi riempito d’acqua il fornello ingenuamente lasciato all’aperto, la tempesta ha trasformato il mio prato in una laguna dalla quale ho temuto di non uscire. Durante la notte hanno vacillato fortemente le mie conoscenze scientifiche sulla sicurezza della gabbia di Faraday nella quale dormivo. Tuoni, fulmini ed un fortissimo vento mi hanno tormentato fino al mattino.


La sera prima della Tempesta.



16 Marzo. Sono seduto in un locale in riva al mare dove servono solo caffè e tè freddo rigorosamente alla pesca. Pur essendo alla ricerca di un Kebab per cena, essendo l’unico posto con una connessione WiFi, mi sono accontentato di un tè in lattina e sono entrato per controllare se qualcuno avesse risposto alla mia richiesta d’ospitalità ad Ankara. Domani sarò ospite da un ragazzo che studia medicina nel centro della capitale Turca ma, anche se il cielo non promette bene, per questa notte dovrò cercarmi un’altra spiaggia dove dormire.
Sono le 23.20 e nonostante la tastiera del mio Laptop sia una QWERTY standard, inizio a vedere lettere doppie per la fame. Esco alla ricerca di un Kebab, Kebab, Kebab…





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