23-25 Marzo.
Ultimi tre giorni ad Ankara. Tra grandi abbuffate d’ottimo cibo turco, mi tocca
cucinare anche un piatto tipico italiano: un classico ragù alla bolognese.
Fortunatamente sono partito con una discreta dispensa di pasta e pelati, in
modo da avere almeno gli ingredienti base per cucinare per chi mi ospita.
Stipati nei vani sotto i sedili ho nascosto 40
pacchi da 500gr di ottima pasta italiana e una trentina di latte di pelati per i sughi.
Alla fine, questi
sei giorni d’intenso studio hanno dato i loro risultati e finalmente, lunedì
mattina, sono tornato ad essere nuovamente in vacanza con un bel 700 in tasca.
Da oggi basta libri di testo almeno fino alla fine d’agosto. Parola d’ordine Viaggiare, non studiare.
26 Marzo. Sveglia
presto e partenza da Ankara alla volta della Cappadocia. Lungo la strada mi
fermo a chiedere informazioni (dopo tutto ogni tanto lo fanno anche gli uomini)
e m’imbatto in un singolare individuo che molto gentilmente mi risponde in turco.
Quando finalmente riesco a fargli capire che non c’è speranza di comunicare,
aveva già finito una lunga e dettagliata spiegazione sul percorso da seguire. A
questo punto, con mio grande stupore, mi chiede una penna ed un foglio, apre la
portiera, si siede in macchina e inizia a disegnare su uno scontrino una
dettagliatissima cartina della zona con relative distanze in km. Stava per
aggiudicarsi il premio per il migliore “indicatore stradale” del viaggio
quando, una volta inteso che avevo capito perfettamente le indicazioni, invece
di lasciarmi la mappa accuratamente disegnata, ha pensato bene di
appallottolare lo scontrino e lanciarlo nel prato alle sue spalle.
In tarda
mattinata, prima di arrivare nelle famose valli della Cappadocia, mi fermo per
una passeggiata in una zona con formazioni d’arenaria particolarmente belle.
Avvistata una volpe dietro una roccia, mi lancio in un inseguimento di un’ora
su e giù attraverso bellissimi canyon fino a vederla scomparire dentro la sua
inaccessibile tana. Durante la breve posta, nascosto vicino alla tana nella
speranza di vederla uscire per rubarle qualche scatto, mi sono trovato di
fianco ad una coppia di vecchissime tartarughe terrestri che se ne andavano a
spasso con la loro proverbiale calma.
In tutto ciò, mi
dimentico completamente del pranzo.
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Le due testuggini che mi hanno fatto compagnia durante l'inutile posta alla volpe. |
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Valli di Goreme poco conosciute. |
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Interno delle abitazioni di arenaria. |
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Roccaforte di arenaria. |
27 Marzo. Oggi
grandi passeggiate nelle valli che circondano Goreme. Ognuna di esse è unica e
con le proprie formazioni rocciose attira turisti da tutto il globo.
Fortunatamente, visto che siamo a Marzo e in piena settimana, buona parte dei
turisti di tutto il mondo è a scuola o in ufficio e queste valli incantate
rimangono quasi deserte (a parte qualche vagabondo part-time come il
sottoscritto e alcune sporadiche comitive di coppiette di pensionati
giapponesi).
Andare a sud non
è bastato per andare incontro alla primavera. Ad Ankara nevica, ma qui nuvole e
pioggia coprono ancora il sole per buona parte della giornata.
Ora sono sdraiato
nel bagagliaio a selezionare le foto e scrivere queste quattro righe. Tra poco
farà buio e il tempo promette male di nuovo. Per evitare di essere lavato da
uno scroscio come quelli di oggi pomeriggio e finire col passare la notte
fradicio in macchina, ho deciso di cucinarmi un bel piatto di spaghetti qui al
chiuso, facendo ovviamente attenzione a non dare fuoco alla macchina.
Accanto a me c’è
ancora una tanica, ben sigillata, con dentro 20 litri di benzina bulgara.
Conoscendo bene la mia abilità nel finire il carburante nei luoghi più
inopportuni, ho deciso di tenere sempre piena la tanica d’emergenza.
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Appena sveglio. Check dell'olio dopo i primi 3500km. Tutto regolare, la Passat si comporta bene! |
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I famosi falli della valle più turistica della zona. Nonostante tutto quasi deserta. |
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Aggiornamento del blog. Arriva magicamente un segnale WiFi da un ristorante del paesino sotto la roccaforte. Tra l'altro è l'unico segnale senza password dall'inizio della vacanza, miracoloso! |
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