giovedì 8 agosto 2013

Thailandia e Myanmar, proseguendo verso sud.


1 Agosto. Due conti con cartina alla mano e decidiamo che è il caso di dedicare la giornata ad uno spostamento rapido verso sud. Domenica 4 agosto scade il nostro visto thailandese e non abbiamo alcuna intenzione di essere nuovamente clandestini in terre esotiche. Entro sabato dovremo assolutamente arrivare a Ranong, dove è sufficiente varcare il confine con il Myanmar per qualche minuto per ottenere un nuovo visto da 15 giorni al rientro in Thailandia.

Nel tardo pomeriggio raggiungiamo la cittadina di Tha Sae con un lentissimo e lunghissimo passaggio su un camion per il trasporto di autovetture. Un rapido giro al mercato per mettere assieme una buona cena da asporto e via verso il mare. Giungiamo sulla costa che il sole è già tramontato. Bagno al buio e cena in spiaggia.
Menù del giorno: riso con spezzatino di tofu, fegato e uova; riso con pollo, “melanzane” e curry verde; fritti di carne e verdure non identificate; rambutan; occhi del drago e frittelle di amido di riso con latte di cocco.

Perfezionata la tecnica di salita delle palme da cocco. Dopo cena tiro giù direttamente dalla palma sei cocchi freschi da bere e poi mangiare con il cucchiaio: assolutamente niente a che vedere con il “cocco bello” ligure.

Notte in un tempio buddista a pochi metri dal mare.
(76 km in sella)


2 Agosto. Lasciamo il litorale e ci dirigiamo nell’interno puntando verso ovest. Per raggiungere l’altra costa ci aspettano un paio di giorni di colline, giungla e pioggia.
All’imbrunire prendiamo una svolta su una secondaria che ci porta all’ingresso di un’umida grotta abitata da un’intera colonia di pipistrelli. Migliaia di rumorosissimi topi volanti in agitazione pronti ad uscire per la caccia notturna: lo spettacolo è fantastico (e la puzza è nauseante)!  Per la felicità di Ambra e della Ste non possiamo mancare una visita in questi bui antri.

Usciamo che è già notte e non abbiamo né cibo né una tettoia. Le poche locande lungo la strada sono tutte chiuse ma, alla fine, veniamo ospitati da una gentilissima coppia di cinquantenni thailandesi che ci prepara una magnifica cena e ci invita a dormire nella casa dei nonni.

(62 km in sella)


Preparativi per uscire la sera. Più di mezz’ora di versi e volteggi sotto la campata principale della grotta: se non c’è buio fuori di lasciare la caverna non se ne parla.


Nel trambusto generale il tanto infallibile radar dei pipistrelli non ha dato i risultati migliori: stare accovacciato in un angolo non è servito a non essere ripetutamente travolto. Al momento dell’uscita partono in massa lungo l’unico tunnel percorribile e niente li può più fermare.



3 Agosto. Alle 5.00 AM bussano alla porta; fuori è ancora buio ma la giornata è già iniziata.
Nel giro di una mezzora tra caffè e noci di betel sono tutti attivi. Colazione da favola e poi subito in sella verso Ranong.
Nel pomeriggio riusciamo a raggiungere la costa e saltare su una delle barchette che fanno la spola tra Thailandia e Myanmar. Tutto va secondo i piani e, nel giro di un paio d’ore, riusciamo ad ottenere un nuovo visto tailandese per proseguire il nostro viaggio verso Singapore.

(40 km in sella)


5.00 AM. Sveglia a casa dei nonni. Come da tradizione anche noi ospiti vestiti di Sarong.


6.00 AM. Stadi finali della preparazione del piatto forte della colazione: fried noodles!

9.00 AM. Ha smesso di piovere, pronti per partire.

 
Ufficio immigrazione della Thailandia.

Il nostro capitano mentre cerca di svuotare la barca bucata con una tanica (anch’essa bucata) sotto una fitta pioggia monsonica. Senza speranze...

 

Approdo in Myanmar.


Manovre con il fuoribordo in mezzo alla baia. Per fortuna sulla via del ritorno ha smesso di piovere.

 

4 Agosto. Uggiosa giornata di spostamento verso sud con destinazione l’isola di Ko Phra Thong.
Solo in tarda serata riusciamo a raggiungere il porticciolo da cui ci si imbarca per l’arcipelago. Piantiamo la tenda sotto le tettoie del porto e rimandiamo la traversata alla mattina seguente.

(70 km in sella)


Spiaggia di Ban Ao Khoei: bassa marea.
 

Foresta di radici nella vallata dietro la spiaggia.


Alba nel porticciolo di Ko Ko dove abbiamo piantato la tenda.


5 Agosto. Dopo qualche chiacchierata con la gente del porto riusciamo a scoprire che in questa stagione non esiste il servizio di collegamento per Ko Phra Thong. C’è la possibilità di raggiungerla con la barchetta di un pescatore ma alla fine rinunciamo. Oggi è una miracolosa giornata di sole ma siamo in piena stagione monsonica e il rischio di rimanere bloccati sull’isola per il maltempo è troppo grande. Senza perdere altro tempo prendiamo un passaggio per le spiagge più a sud e andiamo a goderci il sole in riva al mare.

(37 km in sella)


Accampamento in spiaggia. Ottima occasione per far asciugare qualche vestito.
 

Raccolta del cocco. Non abbiamo ancora capito come li tirino giù i locali ma il sistema di corde che utilizzo funziona piuttosto bene.


Rosso di sera bel tempo si spera…  (se non è stagione monsonica)



6 Agosto. Ci svegliamo sotto un incredibile acquazzone. Rimaniamo bloccati sotto la nostra tettoia per tutta la mattina: i monsoni ci hanno concesso un giorno di sole ma ora sono tornati a colpire. Decidiamo di attenerci al piano iniziale e spostarci nuovamente sulla costa orientale del paese.  In questi mesi nel Golfo di Thailandia le piogge sono più moderate e il mare più cristallino: siamo in un paradiso per le immersioni e sarebbe bello riuscire a fare qualche tuffo con la maschera!

(40 km in sella)


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