1 Agosto. Due
conti con cartina alla mano e decidiamo che è il caso di dedicare la giornata ad
uno spostamento rapido verso sud. Domenica 4 agosto scade il nostro visto
thailandese e non abbiamo alcuna intenzione di essere nuovamente clandestini in
terre esotiche. Entro sabato dovremo assolutamente arrivare a Ranong, dove è
sufficiente varcare il confine con il Myanmar per qualche minuto per ottenere
un nuovo visto da 15 giorni al rientro in Thailandia.
Nel tardo
pomeriggio raggiungiamo la cittadina di Tha Sae con un lentissimo e lunghissimo
passaggio su un camion per il trasporto di autovetture. Un rapido giro al
mercato per mettere assieme una buona cena da asporto e via verso il mare.
Giungiamo sulla costa che il sole è già tramontato. Bagno al buio e cena in spiaggia.
Menù del giorno:
riso con spezzatino di tofu, fegato e uova; riso con pollo, “melanzane” e curry
verde; fritti di carne e verdure non identificate; rambutan; occhi del drago e
frittelle di amido di riso con latte di cocco.
Perfezionata la
tecnica di salita delle palme da cocco. Dopo cena tiro giù direttamente dalla
palma sei cocchi freschi da bere e poi mangiare con il cucchiaio: assolutamente
niente a che vedere con il “cocco bello” ligure.
Notte in un
tempio buddista a pochi metri dal mare.
(76 km in sella)
2 Agosto.
Lasciamo il litorale e ci dirigiamo nell’interno puntando verso ovest. Per
raggiungere l’altra costa ci aspettano un paio di giorni di colline, giungla e
pioggia.
All’imbrunire
prendiamo una svolta su una secondaria che ci porta all’ingresso di un’umida
grotta abitata da un’intera colonia di pipistrelli. Migliaia di rumorosissimi
topi volanti in agitazione pronti ad uscire per la caccia notturna: lo
spettacolo è fantastico (e la puzza è nauseante)! Per la felicità di Ambra e della Ste non possiamo mancare una
visita in questi bui antri.
Usciamo che è già
notte e non abbiamo né cibo né una tettoia. Le poche locande lungo la strada
sono tutte chiuse ma, alla fine, veniamo ospitati da una gentilissima coppia di
cinquantenni thailandesi che ci prepara una magnifica cena e ci invita a dormire
nella casa dei nonni.
(62 km in sella)
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Preparativi per
uscire la sera. Più di mezz’ora di versi e volteggi sotto la campata principale
della grotta: se non c’è buio fuori di lasciare la caverna non se ne parla.
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3 Agosto. Alle
5.00 AM bussano alla porta; fuori è ancora buio ma la giornata è già iniziata.
Nel giro di una
mezzora tra caffè e noci di betel sono tutti attivi. Colazione da favola e poi
subito in sella verso Ranong.
Nel pomeriggio
riusciamo a raggiungere la costa e saltare su una delle barchette che fanno la
spola tra Thailandia e Myanmar. Tutto va secondo i piani e, nel giro di un paio
d’ore, riusciamo ad ottenere un nuovo visto tailandese per proseguire il nostro
viaggio verso Singapore.
(40 km in sella)
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5.00 AM. Sveglia a casa dei nonni. Come da tradizione anche noi ospiti vestiti di Sarong. |
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6.00 AM. Stadi
finali della preparazione del piatto forte della colazione: fried noodles!
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9.00 AM. Ha smesso di piovere, pronti per partire. |
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Il nostro
capitano mentre cerca di svuotare la barca bucata con una tanica (anch’essa
bucata) sotto una fitta pioggia monsonica. Senza speranze...
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Manovre con il
fuoribordo in mezzo alla baia. Per fortuna sulla via del ritorno ha smesso di
piovere.
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4 Agosto. Uggiosa
giornata di spostamento verso sud con destinazione l’isola di Ko Phra Thong.
Solo in tarda
serata riusciamo a raggiungere il porticciolo da cui ci si imbarca per
l’arcipelago. Piantiamo la tenda sotto le tettoie del porto e rimandiamo la
traversata alla mattina seguente.
(70 km in sella)
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Spiaggia di Ban
Ao Khoei: bassa marea.
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Alba nel
porticciolo di Ko Ko dove abbiamo piantato la tenda.
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5 Agosto. Dopo
qualche chiacchierata con la gente del porto riusciamo a scoprire che in questa
stagione non esiste il servizio di collegamento per Ko
Phra Thong. C’è la possibilità di raggiungerla con la barchetta di un pescatore
ma alla fine rinunciamo. Oggi è una miracolosa giornata di sole ma siamo in
piena stagione monsonica e il rischio di rimanere bloccati sull’isola per il
maltempo è troppo grande. Senza perdere altro tempo prendiamo un passaggio per
le spiagge più a sud e andiamo a goderci il sole in riva al mare.
(37 km in sella)
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Accampamento in
spiaggia. Ottima occasione per far asciugare qualche vestito.
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Raccolta del
cocco. Non abbiamo ancora capito come li tirino giù i locali ma il
sistema di corde che utilizzo funziona piuttosto bene.
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Rosso di sera bel
tempo si spera… (se non è
stagione monsonica)
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6 Agosto. Ci
svegliamo sotto un incredibile acquazzone. Rimaniamo bloccati sotto la nostra
tettoia per tutta la mattina: i monsoni ci hanno concesso un giorno di sole ma
ora sono tornati a colpire. Decidiamo di attenerci al piano iniziale e
spostarci nuovamente sulla costa orientale del paese. In questi mesi nel Golfo di Thailandia le piogge sono più moderate
e il mare più cristallino: siamo in un paradiso per le immersioni e sarebbe
bello riuscire a fare qualche tuffo con la maschera!
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