domenica 4 agosto 2013

Bangkok e dintorni.


25 Luglio. Proseguiamo verso nord lungo la costa est del golfo di Thailandia. Nel primo pomeriggio attraversiamo la zona di Pattaya: cinquanta chilometri di litorale sabbioso con resorts, villaggi turistici e giganteschi hotel. Passiamo oltre rapidamente e andiamo alla ricerca di una spiaggia dove accamparci. Finiamo con il trascorrere la a un metro dal mare su una piattaforma in legno accanto alla casa di un pescatore.

(76 km in sella)


Bassa marea sulla spiaggia di Sattahip: terreno ideale per raccogliere qualche mollusco.





Un pescatore locale mi ha trovato in difficoltà a far partire il fuoco con la legna bagnata e si è ripresentato con tutto l’occorrente per un bel barbecue. Nel mediterraneo le due conchiglie più grandi (Pinna nobilis) appartengono ad una specie protetta. Qui sono diffusissime e comunemente mangiate!


Notte in riva al mare sotto la tettoia del pescatore.




26 Luglio. Alle 8.00 siamo all’ingresso di una polverosissima autostrada alla ricerca di un passaggio verso Bangkok. Veniamo subito caricati da un curioso uomo d’affari che non smette un attimo di fare telefonate e controllare l’e-mail sul suo Ipad. Tra una chiamata e l’altra ci dice di doversi fermare un attimo a prendere una bibita. Due minuti dopo stiamo uscendo dal drive-through di KFC con bibite, patatine e pollo fritto per colazione. Le esperienze in autostop non smettono mai di sorprenderci: c’è da aspettarsi veramente qualsiasi cosa!

Nel primo pomeriggio arriviamo a Bangkok. Ancora sprovvisti della mappa della città impieghiamo parecchie ore per raggiungere l’abitazione di Toom: couchsurfer locale che si è offerto di ospitarci. Bussiamo alla porta all’ora di cena e ad aspettarci ci sono, oltre a Toom (thailandese), anche un americano, una coreana e un francese.

(82 km in sella)

 
Toom (il thailandese che ci ha ospitato) e altri couchsurfers di passaggio.

27-28 Luglio. Due giorni nella capitale tra mercati, monumenti e vicoli del centro. Due notti a casa di Toom tra deliziosi pasti tradizionali, risate, racconti e sempre nuovi ospiti internazionali di passaggio.

(22+57 km in sella)

Bancarella del mercato di Nonthaburi (Nord di Bangkok). Inutile specificare la merce in vendita…



Uova invecchiate nell’argilla speziata per quattro settimane e poi sodate tra i carboni ardenti: sapore particolare e consistenza da gelatina del budino, fantastiche! (I gusci vengono dipinti per distinguerle dalle uova normali. Le verdi e le rosa seguono la medesima preparazione ma con spezie diverse)


In cantiere nella periferia di Bangkok: l’uomo della sicurezza regge la mia bici mentre un operaio mi risalda il portapacchi che ha ceduto qualche giorno fa sotto i 26 kg di carico.


Wat Pho, Bangkok. Il più lungo della Tailandia: 46 metri di Buddha disteso.



Decorazioni sull’esterno degli edifici del Wat Pho.

Ritorno in notturna verso casa di Toom nella parte nord della città.



29 Luglio. 8.20 AM: il volo Emirates EK317 atterra nell’aeroporto della capitale tailandese. A bordo c’è anche mia sorella Ambra con la sua bicicletta (e un gigantesco tocco di Parmigiano Reggiano D.O.C.!). Da oggi saremo in tre a pedalare sulle strade tailandesi.

Prima tappa: un mercato locale lungo la statale per far assaggiare alla nuova arrivata alcuni dei più strambi e colorati frutti esotici in circolazione.

In serata riusciamo ad arrivare sulla costa e troviamo riparo sul patio di un tempio buddista. La zona è invasa da cani erranti che non smettono di abbaiare per tutta la notte. Per fortuna i randagi da queste parti sono tutti dei gran fifoni: basta camminare verso di loro urlando perché smettano di abbaiare e scappino con la coda tra le gambe. (è un parere personale ma, secondo me, nel sud est asiatico i cani senza padrone sanno benissimo che rischiano di finire in padella…)

(104 km in sella)

Canali nella periferia est di Bangkok: reti da pesca per la cattura del pesce gatto.



In autostrada seduti nel cassone di un pick-up sperando che non piova.

Samut Sakhon: turbine di nuvole nere, le strade si svuotano.

30 Luglio. Si parte sotto la pioggia: destinazione Phetchaburi. Nel pomeriggio visitiamo il piccolo tempio buddista che sorge nella grotta di Tham Khao Luang su una collina poco fuori città. L’intero sito è invaso da una miriade di vivacissime scimmie dispettose che si arrampicano e saltano da una parte all’altra senza sosta: ne tieni d’occhio una e ce ne sono almeno altre tre che si avvicinano incuriosite alle tue spalle. Purtroppo la tecnica dei cani randagi non funziona altrettanto bene con i babbuini: se si viene puntati meglio filarsela alla svelta, specialmente se si ha in mano un sacchetto di manghi!

Più tardi recuperiamo una classica cena da asporto in un mercato di strada e andiamo a gustarcela in riva al mare. Piantiamo la tenda in spiaggia sotto la tettoia di un piccolo resort: durante la bassa stagione moltissimi posti rimango chiusi in settimana e aprono solamente durante il week-end per i turisti locali.

Nota dolente: anche se mi sono impegnato a razionarlo, il tocco di Parmigiano è già quasi finito!


(75 km in sella)

Dintorni di Phetchaburi. Tempio buddista nella grotta di Tham Khao Luang.


Alcuni abitanti della collina di Tham Khao Luang.
 

Un intero quartiere di nidi sospesi.


31 Luglio. La giornata viene rallentata da una leggera ma implacabile pioggerellina che ci obbliga a rivedere i nostri piani. Le nuvole si diradano solo nel tardo pomeriggio per darci la possibilità di fare un bagno in una delle belle spiagge di Hua Hin. Ne approfitto e parto subito per una battuta di pesca subacquea per tentare di rimediare una buona cena. La visibilità è praticamente nulla e, dopo poco più di mezz’ora, mi ritrovo ad uscire sugli scogli accettando l’invito di un gruppo di pescatori per due chiacchiere e qualche birra in compagnia.

Ancora una notte in un tempio buddista vicino alla spiaggia. I monaci sono molto ospitali e ci accolgono sempre a piantare la tenda in un posto riparato. 

(44km in sella. Siamo all'ottava bucatura, ben 3 in un sol giorno!)


2 commenti:

  1. Grande teo, ti seguo sempre. Esperienza stupenda e blog fatto davvero bene! Bravo! Loss

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  2. Dear Teo and Ambra, It was so great to have you both stay with us in Singapore. Thank you for being such lovely guests. To your parents, if you read English, I congratulate you on raising two such delightful, polite, wonderfully adventurous children. Please let us know when you are back in Milan! P.S. Morgan and Eden were asking for you this morning. :)
    Meraiah

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