14 Giugno. In
mattinata arriviamo ad Ankang: piccola città sul fiume che, secondo le nostre
informazioni (errate), dovrebbe determinare la fine delle montagne e l’inizio
della pianura.
Dopo un buon
pranzo a base di xiaolongbao (ravioli al vapore) andiamo alla ricerca di una
connessione Wi-fi. I classici tentativi negli hotel non danno i risultati
sperati. Alla fine troviamo per caso un centro informazioni turistiche. Siamo
nel bel mezzo della Cina rurale ed il fatto è alquanto sorprendente. Al centro
ci fanno le feste una decina di giovanissimi ragazzi che parlano qualche parola
di inglese. L'intera squadra è alla prima esperienza lavorativa e sembra che questo
ufficio sia appena stato aperto per provare a lanciare il turismo locale nella
regione. Per ora sembra che di turisti non ne siano passati tanti. Sono tutti esaltatissimi e continuano a scattare foto mentre ci
ricoprono di doni (libri fotografici, depliant, cd musicali…).
Notte in tenda
tra i boschi.
(76 km in sella)
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Lago cristallino lungo la
strada.
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Vallate dello
Shaanxi.
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15 Giugno. Oramai
abbiamo capito che dalle montagne non si esce; adesso sono più basse ma la
strada è ancora tutta un tornante. Salita, discesa, salita, discesa, salita,
discesa….
Una giornata
intera tra scenari magnifici con una breve sosta su un torrente per
un bel bagno rinfrescante. Le temperature iniziano ad essere veramente troppo
alte per pedalare tutto il giorno sotto il sole.
La sera ci fermiamo davanti ad
un centro abitato di tre case all’inizio di una salita che pare infinita. I contadini, tutti incuriositi dal nostro arrivo, acconsentono di buon grado a farci piantare la tenda nel loro
“cortile”.
(97 km in sella)
16 Giugno. A
pranzo ci fermiamo in uno dei tanti villaggi lungo la strada. Mentre tentiamo
di capire quali sono gli ingredienti del piatto che stiamo mangiando arriva la
figlia della cuoca e, molto timidamente, inizia a farci qualche domanda in
inglese. Nel giro di un’ora arrivano tutti i bambini del villaggio che, uno ad
uno, sfoggiano le frasi che ha insegnato loro la maestra e poi chiedono di fare
una foto insieme.
In tutti i
villaggi attraversati mi ha stupito molto il fatto di non aver mai incontrato
segni di povertà. La vita è sicuramente molto semplice ma tutti hanno da
mangiare, lavorare e una casa dove dormire. Le persone sembrano in salute e
nessuno mendica per strada. Le famiglie sono numerosissime e ci sono moltissimi
bambini di tutte le età che corrono avanti e indietro in ogni luogo. Sembrano
veramente tutti felici e spensierati.
(90 km in sella.
100 giorni dall’inizio del viaggio, il tempo sta volando…)
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Noodles freschi
stesi ad essiccare.
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Ancora passi di
montagna.
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17 Giugno. Altra
giornata in bici. Più andiamo verso sud e più salgono le temperature. Domani
Fra parte e questa sarà l’ultima notte in tenda; poi mi dovrò arrangiare
diversamente.
(127 km in sella)
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18 Giugno. In
mattinata arriviamo a Daxian. Perdiamo due ore tentando di recuperare del
Doxycyline: farmaco antimalarico che dovrò iniziare ad assumere a breve. Mi
offrono di tutto: medicine per lo stomaco, per colpi di calore, per attacchi
cardiaci ma alla fine capiscono di cosa ho bisogno. Un gentilissimo farmacista
ci guida in motorino fino al grossista che rifornisce tutte le farmacie della
città e, una volta trovato il medicinale giusto, insiste per acquistarlo a sue
spese.
Nel pomeriggio
Fra prende un treno per Chengdù, da dove volerà
su Milano per tornare a completare gli esami della triennale.
In serata mi
presento ad un casello autostradale dove riesco fare l’autostop per Chongqing
su un camion di passaggio. Mi aspettavo già di trovarmi schiacciato tra due
chiassosi, enormi e sudatissimi camionisti cinesi e invece trascorro un
piacevolissimo viaggio con aria condizionata seduto in fantastico sedile
reclinabile.
Notte sotto le
stelle in un punto di ristoro per camionisti nella periferia della città.
(75 km in sella)
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Per chi ha sempre
pensato che i foglietti illustrativi delle medicine fossero poco chiari…
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Camionstop al casello di Daxian. |
19 Giugno.
Sveglia all’alba seguita da 45 km di pedalata sui raccordi anulari di
Chongqing. Per avere qualche speranza di fare la prossima tappa in autostop
devo assolutamente arrivare al casello giusto ad est della città. La polizia mi
aiuta di nuovo a chiedere un passaggio ai camionisti in transito ma la cosa va
per le lunghe e alla fine mi invitano a pranzo al loro ricchissimo buffet.
In serata sono
riuscito a coprire altri 500 km in
autostop. Al casello di arrivo non ci sono controlli; colgo l’occasione e, sperando di arrivare prima che faccia buio, mi butto in
autostrada per gli ultimi 30 km. Le
autostrade sono immense e deserte: girarci in bici è comodissimo (anche se
purtroppo illegale). A pochi km dalla mia uscita vengo fermato da una pattuglia
che vuole ad ogni costo farmi caricare la bici sulla volante. Dopo essersi resi
conto dell’impossibilità della cosa, mi scortano fino alla prima area di
servizio e mi lasciano lì con la promessa che la mattina seguente sarei uscito
al primo svincolo e non sarei più rientrato.
Seconda notte
sotto le stelle.
(Prima bucatura
in bici. 72km in sella)
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Dalla postazione
della polizia mentre aspetto il passaggio.
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20 Giugno. La
mattina arrivo a Fenghuang: bellissimo paesino fluviale nel centro dell’Hunan.
Nonostante sia una meta classica per i turisti cinesi, conserva ancora una
bellissima atmosfera.
Due passi nel
centro ed è già troppo tardi per rimettersi in sella sotto il sole pomeridiano.
Trascorro il pomeriggio in compagnia di una simpatica ragazza di Beijing che mi aiuta ad ampliare il mio frasario cinese.
Trascorro il pomeriggio in compagnia di una simpatica ragazza di Beijing che mi aiuta ad ampliare il mio frasario cinese.
Mi rimetto in marcia verso le 16:00
sotto un sole ancora cocente. All'imbrunire mi ritrovo a pedalare lungo la sponda di un limpidissimo fiume dove un villaggio intero si
sta facendo la doccia serale. Decido di unirmi a loro; l’acqua è troppo bella e
ho proprio bisogno di un bagno completo.
Terza notte
“sotto le stelle”. Questa volta, poco dopo essermi addormentato, inizia una
tempesta di tuoni e fulmini. Ho appena il tempo di trovare riparo sotto il
vicino ponte prima che inizi un temporale incredibile.
(80 km in sella)
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Il villaggio
fluviale di Fenghuang.
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Fenghuang dal
ponte.
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Le foto di Fenghuang sono meravigliose. Ti sto invidiando un casino sia per i posti e la gente che vedi sia per l'avventura. Grandissimo.
RispondiEliminaMartino