venerdì 21 giugno 2013

Ancora in Cina: si prosegue verso sud.



14 Giugno. In mattinata arriviamo ad Ankang: piccola città sul fiume che, secondo le nostre informazioni (errate), dovrebbe determinare la fine delle montagne e l’inizio della pianura.
Dopo un buon pranzo a base di xiaolongbao (ravioli al vapore) andiamo alla ricerca di una connessione Wi-fi. I classici tentativi negli hotel non danno i risultati sperati. Alla fine troviamo per caso un centro informazioni turistiche. Siamo nel bel mezzo della Cina rurale ed il fatto è alquanto sorprendente. Al centro ci fanno le feste una decina di giovanissimi ragazzi che parlano qualche parola di inglese. L'intera squadra è alla prima esperienza lavorativa e sembra che questo ufficio sia appena stato aperto per provare a lanciare il turismo locale nella regione. Per ora sembra che di turisti non ne siano passati tanti. Sono tutti esaltatissimi e continuano a scattare foto mentre ci ricoprono di doni (libri fotografici, depliant, cd musicali…).
Notte in tenda tra i boschi.

(76 km in sella)


Lago cristallino lungo la strada.



Vallate dello Shaanxi.

15 Giugno. Oramai abbiamo capito che dalle montagne non si esce; adesso sono più basse ma la strada è ancora tutta un tornante. Salita, discesa, salita, discesa, salita, discesa….
Una giornata intera tra scenari magnifici con una breve sosta su un torrente per un bel bagno rinfrescante. Le temperature iniziano ad essere veramente troppo alte per pedalare tutto il giorno sotto il sole. 
La sera ci fermiamo davanti ad un centro abitato di tre case all’inizio di una salita che pare infinita. I contadini, tutti incuriositi dal nostro arrivo, acconsentono di buon grado a farci piantare la tenda nel loro “cortile”.

(97 km in sella)


16 Giugno. A pranzo ci fermiamo in uno dei tanti villaggi lungo la strada. Mentre tentiamo di capire quali sono gli ingredienti del piatto che stiamo mangiando arriva la figlia della cuoca e, molto timidamente, inizia a farci qualche domanda in inglese. Nel giro di un’ora arrivano tutti i bambini del villaggio che, uno ad uno, sfoggiano le frasi che ha insegnato loro la maestra e poi chiedono di fare una foto insieme. 

In tutti i villaggi attraversati mi ha stupito molto il fatto di non aver mai incontrato segni di povertà. La vita è sicuramente molto semplice ma tutti hanno da mangiare, lavorare e una casa dove dormire. Le persone sembrano in salute e nessuno mendica per strada. Le famiglie sono numerosissime e ci sono moltissimi bambini di tutte le età che corrono avanti e indietro in ogni luogo. Sembrano veramente tutti felici e spensierati.

(90 km in sella. 100 giorni dall’inizio del viaggio, il tempo sta volando…)


Noodles freschi stesi ad essiccare.

Ancora passi di montagna.


Sudato da far schifo, sotto il sole, nel bel mezzo di una salita infinita. Un’auto accosta ed il ragazzo al volante inizia ad urlare: "Photo! Photo! Please, Photo! For my baby! Photo!" 
Apparentemente porta fortuna al piccolo…

17 Giugno. Altra giornata in bici. Più andiamo verso sud e più salgono le temperature. Domani Fra parte e questa sarà l’ultima notte in tenda; poi mi dovrò arrangiare diversamente.

(127 km in sella)



Valli del Sichuan.


18 Giugno. In mattinata arriviamo a Daxian. Perdiamo due ore tentando di recuperare del Doxycyline: farmaco antimalarico che dovrò iniziare ad assumere a breve. Mi offrono di tutto: medicine per lo stomaco, per colpi di calore, per attacchi cardiaci ma alla fine capiscono di cosa ho bisogno. Un gentilissimo farmacista ci guida in motorino fino al grossista che rifornisce tutte le farmacie della città e, una volta trovato il medicinale giusto, insiste per acquistarlo a sue spese.


Nel pomeriggio Fra prende un treno per Chengdù, da dove volerà su Milano per tornare a completare gli esami della triennale.
In serata mi presento ad un casello autostradale dove riesco fare l’autostop per Chongqing su un camion di passaggio. Mi aspettavo già di trovarmi schiacciato tra due chiassosi, enormi e sudatissimi camionisti cinesi e invece trascorro un piacevolissimo viaggio con aria condizionata seduto in fantastico sedile reclinabile.
Notte sotto le stelle in un punto di ristoro per camionisti nella periferia della città. 
 
(75 km in sella)


Per chi ha sempre pensato che i foglietti illustrativi delle medicine fossero poco chiari…



Camionstop al casello di Daxian.

19 Giugno. Sveglia all’alba seguita da 45 km di pedalata sui raccordi anulari di Chongqing. Per avere qualche speranza di fare la prossima tappa in autostop devo assolutamente arrivare al casello giusto ad est della città. La polizia mi aiuta di nuovo a chiedere un passaggio ai camionisti in transito ma la cosa va per le lunghe e alla fine mi invitano a pranzo al loro ricchissimo buffet.

In serata sono riuscito a coprire altri 500 km in autostop. Al casello di arrivo non ci sono controlli; colgo l’occasione e, sperando di arrivare prima che faccia buio, mi butto in autostrada per gli ultimi 30 km. Le autostrade sono immense e deserte: girarci in bici è comodissimo (anche se purtroppo illegale). A pochi km dalla mia uscita vengo fermato da una pattuglia che vuole ad ogni costo farmi caricare la bici sulla volante. Dopo essersi resi conto dell’impossibilità della cosa, mi scortano fino alla prima area di servizio e mi lasciano lì con la promessa che la mattina seguente sarei uscito al primo svincolo e non sarei più rientrato.
Seconda notte sotto le stelle.

(Prima bucatura in bici. 72km in sella)


Dalla postazione della polizia mentre aspetto il passaggio.
  
20 Giugno. La mattina arrivo a Fenghuang: bellissimo paesino fluviale nel centro dell’Hunan. Nonostante sia una meta classica per i turisti cinesi, conserva ancora una bellissima atmosfera.
Due passi nel centro ed è già troppo tardi per rimettersi in sella sotto il sole pomeridiano.
Trascorro il pomeriggio in compagnia di una simpatica ragazza di Beijing che mi aiuta ad ampliare il mio frasario cinese. 
Mi rimetto in marcia verso le 16:00 sotto un sole ancora cocente. All'imbrunire mi ritrovo a pedalare lungo la sponda di un limpidissimo fiume dove un villaggio intero si sta facendo la doccia serale. Decido di unirmi a loro; l’acqua è troppo bella e ho proprio bisogno di un bagno completo. 
 
Terza notte “sotto le stelle”. Questa volta, poco dopo essermi addormentato, inizia una tempesta di tuoni e fulmini. Ho appena il tempo di trovare riparo sotto il vicino ponte prima che inizi un temporale incredibile.

(80 km in sella)


Il villaggio fluviale di Fenghuang.


Fenghuang dal ponte.

1 commento:

  1. Le foto di Fenghuang sono meravigliose. Ti sto invidiando un casino sia per i posti e la gente che vedi sia per l'avventura. Grandissimo.

    Martino

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